mercoledì 7 novembre 2007

Incontrarsi dopo 44 anni


Sono nato in un paese del Molise, Mirabello Sannitico, 60 anni fa. Mia mamma era l'ostetrica condotta del paese mentre mio babbo era stato un carabiniere con la qualifica di appuntato. Mia mamma emiliana, mio babbo campano e noi due io e mia sorella, più piccola di tre anni, lasciamo Mirabello nel 1963. Sono tornato diverse volte, in questi anni, nei miei luoghi di origine incitato da un sogno ricorrente che mi richiamava in Molise. Le mie puntate veloci erano contraddistinte da una sorta di pellegrinaggio, visita alla casa natia, alla chiesa, alle altre due case dove abbiamo abitato nei primi sedici anni della mia vita. Evitavo con cura i contatti con i paesani, timoroso dei tanti non ricordo che avrei dovuto pronunciare.

luglio 2007 ricevo la telefonata di Vincenzo


Ero al mare e in una calda giornata estiva di luglio del 2007, mentre leggevo sono stato raggiunto da una telefonata da casa che mi avvertiva che mi aveva cercato ... Vincenzo.. che desiderava parlarmi. Sono rimasto letteralmente senza parole, Il Molise ancora una volta si faceva vivo in modo forte e chiaro, non attraverso i miei sogni ricorrenti ma attraverso una persona che non sentivo e vedevo da almeno 44 anni. Amico di infanzia con il quale ho condiviso assieme a tanti altri, momenti spensierati e felici. Mi ricordo di Nicolino, Paolo, e tanti altri compagni di avventura, quando ad esempio sfuggendo alla vigilanza dei miei, raggiungevamo la Morgia del Signore per fare il bagno nelle fresche acque del torrente.
Ho cercato di mettermi in contatto con Vincenzo e dopo qualche ora ci sentivamo in una telefonata fiume che cercava di colmare il vuoto di 44 anni. La sera ero un subbuglio di emozioni, la proposta era di rivederci, tutti quelli nati nel 1947, a Mirabello per passare una giornata memorabile insieme guardandoci incuriositi su come il tempo ci aveva cambiato nel corso di quasi 5 decenni.

12 agosto a Mirabello
Più volte, mi sono avvicinato al mio pc per scrivere una sorta di diario di quel giorno e ogni volte mi fermavo sopraffatto dalle emozioni. Ho deciso quindi di farmi aiutare dalle foto e di scrivere un breve commento sui momenti più salienti:

· La visita guidata di Vincenzo, guida superba che ci accompagnato a vedere la scuola elementare, prima dall’esterno con foto ricordo che ci ritraeva nelle stesse posizioni di un analoga foto della 1 elementare. La visita è continuata all’interno di quella che era la nostra scuola ora ristrutturata e abitata da una famiglia gentilissima che ci ha accolto con gioia, facendoci visitare le diverse stanze e offrendoci un ricco rinfresco
· La chiesa di S.Rocco, le vie del paese, la chiesa madre, la casa dove sono nato, le case storiche di mirabellesi illustri e cosi via. La nostra comitiva, circa una trentina di persone, non è passata inosservata ed è stato un susseguirsi di persone che si avvicinavano e mi chiedevano se ero proprio io se mi ricordavo di loro e di come ero peste e turbolento da bambino;

· La visita a Sepino dove abbiamo ammirato una vasta area archeologica di cui ignoravo l'esisteza, tant,è che ho deciso di linkare il sito per una lettura più approfondita e completa.

http://www.comune.sepino.cb.it/cgi-bin/pag.cgi?ser=pag&cat=13

Successivamente siamo andati a vedere la fabbrica di gelati di Paolo; naturalmentedopo averci fatto vedere i vari processi lavorativi, ci ha offerto un ottimo gelato. Poi di corsa a Monteverde, luogo dove accanto ad un pellegrinaggio religioso ho passato dei momenti gioiosi e anche dolorosi, quando all’età di otto anni io a Monteverde venivo informato di un grave malanno occorso a mio babbo.
· Via di corsa a casa di Fantacone perché ci aspettava un aperitivo prima del pranzo, che come era prevedibile di è trasformato in un convivio pantagruelico dove ho potuto gustare i sapori della mia infanzia come è ampiamente dimostrato dalle foto.
· Alle 17 siamo stati ricevuti dal Sindaco nella sala del consiglio comunale, dove oltre a portare i saluti del paese ha avuto parale gentili nei miei confronti quando fra l’altro mi ricordava che era nato con l’aiuto di mia madre. Vincenzo ha ricordato brevemente i motivi dell’incontro e ci ha dato copia dei registri di classe delle elementari
· Alle 18 messa in suffragio delle persone, nostre coetanee, morte. Il parroco ha avuto parole molte belle per ciascuno di noi. Ci ha informato della data quando eravamo stati battezzati. Ha voluto rendere omaggio pubblico a mia madre che in qualità di ostetrica aveva contribuito alla nascita di tutti noi e di centinaia e centinaia di persone nate a Mirabello nel ventennio in cui è stata presente nel paese
· Poi a cena allietata dalla bellissima voce di Paolo e dal suono della fisarmonica di Vincenzo che si è conclusa con canti e balli fra cui una pazza quadriglia che ci ha fatto ridere come dei matti
Giornata lunghissima, iniziata alle tre del mattino di sabato e conclusasi alle tre della domenica mattina. Momenti intensi che sono stati documentati con professionalità da Mario sia con foto (il cd delle foto alle 10 della domenica mattina era già nelle mie mani) che con filmati (che Mario mi ha spedito dal Canada) e al quale esprimo la mia gratitudine.
Anche la domenica è stata intensa con l’inaugurazione del Palazzo spicciati che tratterò in un post a parte, poi a casa di Nicolino e poi dopo qualche ora il ritorno a casa e mentre percorrevo i 500 km che mi separavano da casa , ripensando alle ore intense che ave vo vissuto non ho potuto fare altro che dire ..

Grazie Vincenzo

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